25 aprile 2020: cinque anni dopo il terremoto in Nepal…

… avevamo previsto di invitarvi questa sera al cinema per un’anteprima del film documentario Ripartire dal terremoto di Mario Casella e Francesco Chiesa, ma in questo tempo, caratterizzato da incertezza e vulnerabilità, dobbiamo imparare tutti a pazientare. Il filmato sarà trasmesso in futuro dalla RSI per la rubrica Sottosopra, mentre noi di Kam For Sud cogliamo l’occasione di questo 25 aprile per ricordare con voi lo spavento iniziale, la rapida raccolta di tende e materiale d’emergenza, le giornate campali con gli amici di Kam For Sud-Nepal, la grande generosità della gente, l’impegno di molti professionisti, civilisti e volontari, la lunga e laboriosa ricostruzione del villaggio di Saipu, fino alla festa conclusiva dell’autunno scorso!

Oggi, a cinque anni di distanza, siamo felici di raccontarvi che il villaggio di Saipu dorme sonni tranquilli. Esso conta quasi 900 nuove case, due scuole per un totale di 500 allievi e un ambulatorio medico con reparto maternità. Grazie alla formazione iniziale inoltre, un centinaio di persone del posto sono diventate abili muratori o carpentieri.

Nel cataclisma di cinque anni fa i nepalesi hanno dato prova di grande resilienza e forza d’animo; siamo fiduciosi che sapranno affrontare con lo stesso spirito anche la crisi sanitaria attuale.

Covid-19: sopravvivere al virus o sopravvivere alla chiusura?

La chiusura di tutte le attività in paesi economicamente più fragili del nostro ha implicazioni gravi a brevissimo termine. Dopo che anche il Nepal ha chiuso tutto, i lavoratori a giornata, che in tempi normali guadagnano di giorno ciò che basta appena per portare un pasto caldo in tavola la sera, si sono ritrovati da un giorno all’altro senza sapere come nutrire la famiglia. Il governo nepalese si è attivato per fornire aiuto nell’emergenza ma purtroppo il sussidio pubblico è decisamente insufficiente al sostentamento delle famiglie più povere. In un quartiere periferico di Kathmandu, Kam For Sud gestisce un centro diurno per bambini abbandonati durante il giorno poiché le madri lavorano come manodopera a giornata. In questa circostanza sono proprio queste famiglie -spesso monoparentali- a soffrire più duramente. Grazie a voi, affezionati e preziosi sostenitori che da lontano partecipate al nostro lavoro, molte madri hanno ricevuto il denaro necessario all’acquisto di viveri per un intero mese. Sono venute una alla volta, con la mascherina, a prendere la propria busta che nell’immediato risolve l’enorme problema di nutrire una famiglia! Grazie per esserci anche in questo momento, difficile per tutti!