2000 – 2020

Scuola di Saipu

La costruzione della scuola del villaggio di Saipu, nel distretto di Ramechhap, è stato il primo progetto intrapreso da Kam For Sud ed ha segnato l’inizio di una proficua collaborazione con la comunità di Saipu, che è durata vent’anni.

 

Fin dalle prime tappe della pianificazione l’obiettivo principale è stato garantire l’accesso all’istruzione scolastica a tutti i bambini di Saipu, in particolare alle bambine e agli allievi appartenenti alle caste più basse. Aspetto fondamentale è stata la partecipazione attiva della popolazione locale a tutte le tappe del progetto: dalla progettazione al lavoro pratico di costruzione e poi di gestione della scuola.

Fatta eccezione per qualche sacco di cemento e pochissimi altri prodotti, la scuola è stata costruita con materiali locali (pietre e legno) e grazie al lavoro di molti uomini di Saipu. In questo modo la quasi totalità della spesa è stata investita nel villaggio stesso, permettendo a molte famiglie di lavoratori emigranti di restare unite per un intero anno. Il capitale investito localmente ha inoltre permesso lo sviluppo di una certa micro-economia di villaggio.

 

La realizzazione di servizi igienici con acqua corrente ha avuto il duplice scopo di mettere dei gabinetti a disposizione degli allievi e di fungere da modello per la costruzione di strutture simili nel villaggio.

Nell’aprile del 2000 è stata inaugurata la nuova scuola di Saipu, spaziosa, luminosa e dotata di servizi igienici con acqua corrente. Una piccola biblioteca con libri in nepalese e in inglese è a disposizione degli allievi, mentre un’ampia sala-riunioni, come pure il piazzale antistante la scuola, sono utilizzati per gli incontri e le attività della comunità. La scuola accoglie trecento allievi e propone un programma di scolarizzazione fino alla decima classe; almeno la metà degli allievi sono bambine. Progressivamente la responsabilità dei salari dei docenti è stata trasferita al governo nepalese.

Sostegno didattico agli insegnanti

Kam For Sud ha in seguito promosso un programma didattico per provare a migliorare la qualità dell’insegnamento, che tradizionalmente era basato sulla ripetizione corale più che sulla reale comprensione o sulla ricerca autonoma di soluzioni da parte degli allievi. Dalla matematica alle lingue, dalle scienze alla storia, tutto veniva semplicemente recitato a memoria, in coro, imparando a reagire automaticamente a determinate domande. 

Obiettivo del programma didattico è stato quello di proporre metodi di insegnamento più moderni e risvegliare nuove potenzialità nella dinamica della trasmissione del sapere a scuola. Il programma è stato portato avanti da diversi insegnanti svizzeri, volontari e civilisti, che hanno soggiornato sei mesi ciascuno a Saipu tra il 2009 e il 2013.

Il terremoto del 2015 ha danneggiato la scuola, che è stata ricostruita nell’ambito del progetto di ricostruzione del villaggio assieme ad altre strutture pubbliche e alle quasi novecento case del circondario di Saipu.